La Terapia di Coppia

“L'amore è il fiume della vita del mondo”. (Henry Ward Beecher)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il rapporto di coppia è per sua natura caratterizzato da un’interazione dinamica e persistente tra due persone che comunicano sulla base della presunzione di una conoscenza reciproca più o meno approfondita.

 

Convivere o passare molte ore della propria giornata con un’altra persona non è una cosa sempre facile e non è sempre solo fonte di piacere e di soddisfazione.

 

Stare in coppia richiede molto impegno. In genere, le relazioni con gli altri sono in una certa misura impegnative e richiedono sempre un certo controllo dei propri sentimenti, di quello che si fa e si dice, una certa tolleranza alla frustrazione, un certo ridimensionamento delle proprie aspettative, l’accettazione di essere considerati e trattati in modo diverso da come piacerebbe e altri adattamenti..

 

Per questo motivo alcune persone preferiscono vivere relazioni “non impegnative” cioè la relazione è rivolta esclusivamente alla soddisfazione della sessualità.

 

 

Da cosa dipende il benessere di una coppia?

 


Il benessere di una coppia non dipende solo dall’AMORE o dall’ATTRAZIONE SESSUALE. Questi sentimenti, emozioni e sensazioni, possono portare due persone a scegliere di vivere insieme, ma non garantiscono l’amicizia, il rispetto, una buona comunicazione e la capacità di gestire e affrontare i problemi che inevitabilmente la vita a due comporta.

 

La differenza fondamentale tra una coppia che ha successo e una che non ce l’ha, è determinata dal “COME” i partners comunicano e si relazionano tra loro.  La relazione di coppia è fortemente influenzata dal modo in cui ogni partner si sente rispetto all’altro, e quindi dalla propria autostima, e dal modo in cui essi comunicano.

 

A volte un partner si lamenta dell’altro dicendo: “Lui/lei non comunica”. Oppure, un’altra frase ricorrente è: “Facciamo delle discussioni pazzesche e non ne veniamo a capo, alla fine ci sentiamo tutti e due feriti e arrabbiati. Io non mi sento capita/o. Non sappiamo comunicare”.

 

Partendo dal presupposto che è impossibile non comunicare, dobbiamo ricordarci che noi comunichiamo sempre.

 

Oltre il linguaggio verbale, comunichiamo anche attraverso il tono della voce, i gesti, la postura, l’espressione del viso. Perfino il silenzio è comunicazione. E a volte ciò che diciamo con le parole appare incongruente con il linguaggio del corpo.

 

Imparare a comunicare in maniera diretta, chiara e specifica è la prima cosa importante.

Molto spesso quando la coppia si rivolge ad un terapeuta si è creato uno schema di interazione in cui l’uomo si lamenta delle esigenze e degli scatti “irragionevoli” di lei, mentre la donna se la prende per l’ostentazione di indifferenza di lui. Queste differenze affondano le loro radici nelle diverse realtà emozionali di uomini e donne. Inoltre secondo Goleman, vi sono delle nette differenze di comunicazione tra maschi e femmine, che spesso portano a incomprensione e a conflitti nella coppia.

 

 

Considerando le diversità nella comunicazione, risulta fondamentale per la vita di coppia la costruzione di una buona comunicazione.

 

La comunicazione è efficace quando la persona (emittente) riesce a formulare il proprio pensiero (ciò che intendeva comunicare) in modo chiaro, esplicito e con parole che lo descrivono fedelmente e il ricevente (chi riceve il messaggio) ne ricava un significato che corrisponde al pensiero dell’emittente. Una buona comunicazione è il primo passo verso una buona relazione. Perché la comunicazione sia efficace deve seguire certe regole.

 

Cos'è importante per una buona comunicazione?

  • Inviare messaggi chiari e senza fare giri di parole; 
  • Utilizzare in modo appropriato il linguaggio emotivo e il linguaggio descrittivo; 
  • Parlare in prima persona e rivelarsi in modo autentico;  
  • Criticare in modo costruttivo e imparare a ricevere le critiche; 
  • Saper ascoltare (a volte con pazienza); 
  • Non fare la “lettura del pensiero” (cioè, so quello che pensi; oppure; tu pensi che io non capisca); 
  • Usare rispetto per sé e per il proprio partner; 
  • Utilizzare uno stile di comportamento assertivo (vedi articolo Assertività); 
  • Parlare di come si comunica. 

 

 

La Crisi di coppia

"Il libro della vita comincia con un uomo e una donna in un giardino e finisce con ….. l'Apocalisse"

 (Oscar Wilde)

Secondo Goleman (1996), “ ciò che davvero rinsalda o spezza una relazione non è l’esistenza di problemi specifici, ma il modo in cui la coppia discute queste dolenti note. Ai fini della sopravvivenza della relazione di coppia è fondamentale raggiungere un accordo su come non essere d’accordo, nell’affrontare difficili situazioni emozionali (risentimenti e dissapori), uomini e donne devono superare le loro innate differenze di genere.

 

Dalle Divergenze e Conflitti;

Per ognuno di noi le divergenze sono all’ordine del giorno; dalla famiglia, all’interno del gruppo dei pari, nell’ambito lavorativo e o scolastico. Quando vi è una diversità o una scarsa compatibilità di desideri e bisogni, nasce una divergenza. All’interno della coppia dove due individui stanno insieme la maggior parte del tempo, condividono, problemi, gestione dei figli, gestione del denaro e altri aspetti importanti della vita, non possono che trovarsi periodicamente ad avere intenzione, aspirazioni, opinioni, gusti, interessi e bisogni diversi a cui non  intendono rinunciare facilmente.

L’obbiettivo in tal caso è chiaro. Si tratta di negoziare alla ricerca di un compromesso che tenga conto delle esigenze di entrambi gli attori della coppia. In questo modo il conflitto non viene acceso, poiché nessuno prevarica sull’altro e la negoziazione eviterà che ci siano vincitori e vinti.

 

Dal conflitto alla lite

Però questo non è sempre possibile, poiché a volte ci troviamo incapaci di metterci d’accordo e siamo maldisposti a farlo. Da un lato non vogliamo venire a patti perché non vogliamo rinunciare a fare prevalere le nostre idee nella convinzione di aver ragione. Perciò ci sembra che non sia affatto giusto scendere a compromessi, specialmente se il partner in qualche modo ci indispettisce inoltre, diventa una  questione “di principio”. La collera è qualcosa che ci fa passare la voglia e la capacità di risolvere i conflitti.

Durante i conflitti si risvegliano sentimenti forti e se ci sentiamo offesi tendiamo ad arrabbiarci.

Quando siamo arrabbiati perdiamo di vista l’obbiettivo e passiamo alla difesa o al contro-attacco spostando la conversazione su un piano diverso da quello della ricerca collaborativa di soluzioni. Spesso si tratta anche di una lotta di potere; “io ho ragione e tu hai torto”.

 

Dalle liti alla crisi di coppia

Una strada che porta alla crisi di coppia è il ricorso alla coercizione come strategia per risolvere i conflitti. Nel processo di coercizione, ognuno cerca di ottenere quello che vuole dal partner comportandosi in modo sgradevole finché non viene accontentato. Se in una coppia i partner ricorrono sempre alla strategia della coercizione per ottenere ciò che vogliono dal partner, il rapporto diventerà un campo di battaglia. Ognuno tenderà ad arroccarsi sulle proprie posizioni e a considerare “difetti” gli elementi di diversità del partner.

Entrambi, inoltre, si troveranno quasi costantemente ad offendersi reciprocamente e a fare ciò che non vorrebbero fare. Una situazione a dire poco spiacevole per due che si amano.

Inoltre anche le caratteristiche di personalità, quali l’instabilità emotivo/affettiva e lo stress eccessivo influenzano la soddisfazione e la stabilità della coppia.

Il conflitto può risultare costruttivo poiché fa compiere un passo avanti alla coppia, serve a conoscersi meglio, rafforza la fiducia e la stima nell’altro e dimostra solidità dell’unione, aumenta la propria flessibilità, la propria capacità di accettare e gestire costruttivamente le differenze rispetto agli altri e le difficoltà emotive che queste differenze possono procurare. Perciò, attraverso il processo di soluzione dei conflitti, i due partner si aiutano reciprocamente, verso una crescita personale ed emotiva.

È molto importante inoltre, anche aumentare i momenti piacevoli e di intimità della coppia, affinché vi possa essere la possibilità per entrambi i partner di gratificarsi a vicenda. Una coppia felice è una coppia nella quale i partner si gratificano a vicenda. La capacità di gratificare il partner si fonda sull’empatia, intesa come la capacità di riconoscere lo stato d’animo del partner di “mettersi nei suoi panni” e capire ciò che sente, quali emozioni prova. L’empatia si basa sulla consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti: quanto più siamo in grado di riconoscere i nostri emozioni e sentimenti tanto più saremmo in grado di leggere gli stati d’animo degli altri.

Risultano importante anche: alimentare l’amore, esprimere l’affetto e creare un senso dell’umorismo. Ciò porterà beneficio alla coppia e rafforzerà l’intimità tra i due partner.

 

La sessualità nella coppia

Tra le altre gratificazioni, naturalmente la sessualità è qualcosa di potenzialmente gratificante per entrambi i partner. La sessualità è un aspetto importante all’interno della coppia. Possiamo considerarlo come il “termometro” dell’andamento di una relazione.

 

La sessualità di per sé non è l’elemento fondamentale all’interno di una relazione (servono: rispetto, amore, fiducia).

 

Per poter avere una vita sessuale armoniosa – e quindi una relazione armoniosa – la soddisfazione sessuale del partner non è meno importante della propria. D’altro canto affinché i rapporti sessuali per il partner possano essere gratificanti per il partner lo debbono essere anche per noi stessi; Ognuno vorrebbe avere rapporti sessuali con una persona entusiasta che dimostri chiaramente di provare piacere.

 

La costruzione di un' intesa sessuale è perciò estremamente importante. Ricordiamo che fra sessualità e amore esiste un rapporto molto stretto. Per vivere in modo completo la sessualità in un rapporto a lungo termine è importante che ci sia amore; è vero anche che una vita sessualmente armoniosa e soddisfacente tiene vivo l’amore. Per una vita sessuale soddisfacente è importante che entrambi i partner possiedano delle buone informazioni in materia di aspetti fisiologici, psicologici e relazionali della sessualità. Quali sono le zone erogene nelle donne e negli uomini, come cambia la sessualità nel corso della vita di una persona, qual è il ruolo della fantasia? Dei sentimenti e della stimolazione genitale diretta nel piacere sessuale femminile e maschile.

 

È importante ricordarsi anche che ognuno di noi ha le sue preferenze che in genere cambiano a seconda degli stati d’animo e delle diverse fasi della vita: ad es. il tempo che ognuno di noi preferisce dedicare al coito , ai cosiddetti preliminari e ai giochi erotici è del tutto soggettivo e ciascuno trova appagante una sola di queste forme di sessualità oppure una qualsiasi combinazione di esse. Anche la frequenza dei rapporti sessuali e il tempo dedicato ad essi è diverso da persona a persona, ognuno si trova a suo agio se sono presenti alcune condizioni che possono riguardare l’ambiente, il contesto, il proprio stato d’animo o la qualità della relazione con il partner. Quello che conta è che i partner riescano a trovare forme di espressione sessuale gratificanti per entrambi.

 

La costruzione di un’ intesa sessuale è importante per l’andamento della relazione. Inoltre, sono fondamentali, la capacità di comunicazione, la disponibilità al dialogo, la sicurezza di se stessi, la stima e la fiducia verso l’altro, la comprensione e  il rispetto per le difficoltà dell’altro e la pazienza. Spesso alcuni fattori interferiscono con l’instaurarsi di una buona intesa sessuale. Fattori personali come: l’ansia, l’inibizione di tipo morale; standard rigidi e irrealistici; scarsa attrattiva personale; scarse abilità sessuali; paura della gravidanza; paura della vicinanza; incapacità di fondere i sentimenti di amore col desiderio sessuale; scarsa conoscenza di ciò che piace; il falso mito dello spontaneismo, sono tra i fattori predittivi di difficoltà nella costruzione della propria sessualità. Anche fattori relazionali quali: conflitti e sentimenti negativi verso il partner; squilibrio di potere; carenza di comunicazione e di concentrazione, frettolosità, routinerietà, influenzano una buona intesa e di conseguenza una vita sessuale appagante.

 

Alcune regole d’oro per costruire una solida relazione di coppia

 

Dare spazio all’amore: Trovare sempre nell’arco della giornata il tempo e il modo per dire al proprio partner “ti amo”. Può sembrare banale, ma è importantissimo farlo, ovviamente a condizione di sentirlo. Qualsiasi modo va bene: può bastare un fiore, una carezza, un pensiero gentile, una telefonata, una sorpresa o piccole attenzioni, che faranno capire alla persona che amate quanto è importante per voi.

 

Essere coerenti: L’amore va soprattutto dimostrato e non solo dichiarato. Comportarsi in maniera coerente rispetto al punto precedente è una strategia salva rapporto di importanza cruciale se si vuole evitare di creare contraddizioni tra quello che viene detto a parole e ciò che viene comunicato con i fatti e le azioni quotidiane. Attenzione, dire al proprio partner “ti amo” e poi non essere presenti nei momenti importanti e nelle decisioni che contano nella vita di coppia, equivale a mentire spudoratamente.

 

Comunicare in maniera aperta e leale: In situazioni di divergenza di opinioni, di contrasto e/o di conflitto, è importante confrontarsi serenamente e ascoltare con calma, rispetto ed empatia anche le ragioni e i punti di vista dell’altro senza alcun pregiudizio, e soprattutto con la piena consapevolezza che l’apparente vittoria dell’uno sull’altro equivale in realtà alla sconfitta di entrambi. Se possibile, non lasciar trascorrere più di 24 ore dall’eventuale litigio per cercare di risolvere il problema o di superare al più presto la situazione conflittuale. E’ bene tener presente, inoltre, che i contrasti e i conflitti, peraltro assolutamente normali in una coppia, possono rappresentare un momento di riflessione, di maggiore conoscenza dell’altro, di confronto e, quindi, di crescita e di evoluzione della coppia. Pertanto, quando ci si ritrova in situazioni di esasperato conflitto è importante domandarsi se si vuole costruire un rapporto migliore o si vuole distruggere quello che si è già costruito.

 

Riconoscere i propri errori: sembra facile, ma non è da tutti riuscire a farlo perché riconoscere di aver sbagliato richiede umiltà, coraggio e soprattutto intelligenza sociale ed emotiva. Un comportamento socialmente competente ed emotivamente intelligente prevede una strategia infallibile in tre punti: a) riconoscere i propri errori senza mezzi termini; b) scusarsi sinceramente per l’accaduto; c) impegnarsi a non ripetere l’errore commesso.

 

Imparare a perdonare: L’amore è anche e forse soprattutto capacità di perdonare. Il perdono è un atto d’amore che appartiene alle persone generose di cuore. Ci sono situazioni in cui il perdono, di per sé difficile da concedere, rappresenta l’unica via d’uscita, da pagare a volte a caro prezzo, ma è un investimento pur sempre conveniente se si tratta di vero amore. In caso contrario, negato il perdono, ci si troverà sicuramente pieni di orgoglio, ma allo stesso tempo più vuoti dentro nell’attesa di potersi “leccare” la propria ferita narcisistica.

 

Rinunciare alla perfezione: Ricordarsi che nessuno è perfetto è una regola spesso dimenticata che, se puntualmente osservata, può evitare inutili tensioni, ansia da prestazione e stress nella coppia. Se non accettiamo i limiti del nostro partner o non tolleriamo i suoi difetti e le sue imperfezioni, con molta probabilità non lo amiamo abbastanza o forse abbiamo (e il ché è ancora più grave) una visione distorta e infantile dell’amore. Questo potrà generare anche aspri conflitti nella relazione, ma a quel punto conviene interrogarsi sulle ragioni di fondo della propria scelta e darsi delle risposte coerenti. Insomma, pretendere la perfezione nel rapporto di coppia o dal proprio partner equivale a chiedere a un cavallo di volare…non sarà mai capace di farlo!

 

Far prevalere il “senso del noi”: Sembra banale dirlo, ma la coppia è composta da due persone con bisogni, motivazioni, obiettivi, interessi, aspettative e desideri diversi e fino a quando nella coppia prevarranno interessi personali e forme di egoismo, comunque espresse, non si andrà molto lontano sul difficile cammino della crescita emotiva, dell’amore e della felicità. Questo traguardo, che ogni coppia desidera raggiungere, è invece possibile se i partner sono entrambi capaci di creare da subito quel magico “senso del noi” che è un sentimento profondo, basato sulla condivisione di tutto ciò che crea e rinforza un legame affettivo, e che va alimentato costantemente nel tempo. Ma come si costruisce il senso del noi? Innanzitutto con quella complicità, tipica delle coppie molto unite, che pervade anche le piccole cose come i rituali piacevoli e tutti quei momenti emotivamente coinvolgenti che scandiscono il rapporto di coppia, come viaggiare e far vacanza insieme, ritrovarsi a tavola, passeggiare tenendosi per mano, far l’amore, divertirsi, gioire dei momenti di intimità, ma anche affrontando uniti le inevitabili difficoltà della vita, le situazioni di dolore e i momenti di sofferenza, senza dimenticare l’importanza di avere un linguaggio comune che faccia da sfondo al rapporto di coppia, caratterizzandone in modo esclusivo le fasi evolutive.

 

Alimentare la passione: Significa desiderare l’altro e sentirsi fisicamente, sessualmente e emotivamente attratti dall’altro, ma allo stesso tempo rendersi a propria volta sempre desiderabili e attraenti agli occhi del proprio partner. Insieme all’intimità e all’impegno, la passione è un elemento cardine del rapporto di coppia da cui dipende la stabilità relazionale; e forse è anche l’aspetto più difficile da gestire nel tempo. E la difficoltà consiste nel fatto che la passione per sua natura è un fattore che molti considerano legato esclusivamente alla bellezza, all’attrazione fisica, alla corporeità e meno ad elementi più intangibili come il “fascino” che è invece una qualità importantissima che una bella persona è in grado di emanare a prescindere dalla sua età anagrafica. Per mantenere sempre alta la “fiamma” della passione, allora la coppia ha bisogno di evolvere anche sessualmente e di rinnovarsi per riuscire ad essere sempre all’altezza delle aspettative affettive, sessuali ed emotive del partner. Molte coppie commettono invece l’errore fatale di dare tutto per scontato sul piano affettivo e quindi si adagiano, cadono nella routine, pensando che ormai non sia più così importante risultare desiderabili e attraenti agli occhi del proprio compagno con il quale magari si convive già da anni.

 

Creare intimità nella coppia: La tenuta di una coppia nel tempo è direttamente proporzionale al grado di intimità che i partner riescono a stabilire tra di loro. L’intimità è uno straordinario collante ancora più forte della passione, ma che per funzionare ha bisogno di essere continuamente alimentato attraverso una fiducia reciproca profonda e incondizionata. Solo su queste basi è possibile rivelarsi completamente all’altro, svelare i propri segreti, mettere a nudo le proprie debolezze o paure senza il timore di apparire fragili, vulnerabili o di essere giudicati per le proprie “zone erronee”.  L’intimità, quella vera, richiede soprattutto coraggio ed onestà intellettuale per affermare la propria identità, oltre alla consapevolezza che essa non è mai un punto di partenza, ma un punto di arrivo, un traguardo che si conquista pian piano, giorno dopo giorno nel tempo.

 

Impegnarsi l’uno verso l’altro: È  in assoluto la regola di buon senso più difficile da seguire in un rapporto di coppia. Infatti, l’impegno implica da un lato l’assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner, specificamente legate a tale ruolo, dall’altro la volontà e il desiderio di non deludere mantenendo in qualsiasi situazione un comportamento adeguato che garantisca condizioni di equilibrio emotivo e stabilità nella coppia. Più in particolare, il termine impegno ha una valenza olistica, che abbraccia diverse dimensioni del rapporto, tutte assolutamente importanti, che vanno da quella relazionale, a quella psicologica, affettiva e professionale. Impegno dal punto di vista relazionale vuol dire innanzitutto fedeltà e rispetto per l’altro; nella dimensione psicologica l’impegno assume il significato di fiducia e aiuto fornito al partner per sostenerlo nel suo percorso di autorealizzazione e crescita personale; in ambito affettivo l’impegno sottintende la presenza non solo fisica, ma soprattutto emotiva sia nei momenti belli che in quelli difficili della vita; in ambito professionale, infine, l’impegno per il proprio partner si estrinseca con la disponibilità a cercare insieme occasioni e opportunità che favoriscano il suo successo in ambito lavorativo, magari attraverso una più efficace strategia di valorizzazione delle sue risorse personali, che abbia anche lo scopo di migliorare la sua autostima. Ma perché è così difficile impegnarsi verso l’altro? Forse perché l’impegno richiede sacrificio, rinunce, capacità di donarsi senza pretendere nulla in cambio, impiego di risorse personali a favore dell’altro, altruismo o meglio ancora assenza di egoismo, dedizione. In una parola “amore”, un sentimento davvero grande, capace di raccogliere in sé tutte queste cose che solo chi ama sinceramente riesce a ritrovare con assoluta naturalezza nel suo repertorio comportamentale

 

A chi rivolgersi?

Se vivi una relazione di coppia complicata e magari avete già provato a porre dei rimedi che sono risultati vani, e se i sentimenti per la persona vicina sono ancora forti, un terapeuta di coppia può esservi d’aiuto.

A volte ci si rivolge come ultima spiaggia, altre le persone pensano che non vi sia nulla da fare. Trovare la serenità e l’armonia all’interno di una relazione è possibile. La terapia di coppia indaga e approfondisce tutti gli elementi sia personali che relazionali,  per poter aiutare i partner a costruire oltreché una relazione soddisfacente anche una vita sessuale appagante per entrambi.. Perciò un terapeuta esperto e bravo saprà aiutarvi a costruire una buona comunicazione e una buona intesa. Per fare ciò bisogna rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di coppia.

 

Letture Consigliate

  • “D’amore e d’accordo”: Autore G. Lo Iacono, ediz. Erickson (1999)
  • “L’amore non basta”: Autore A. Beck, ediz. Astrolabio (1990)
  • “Non so se mi sono capito”: Autore V. Mascherpa; ediz. Positive Press (2000)